Trump’s top 10

Condividi su facebook
Condividi su twitter
Condividi su linkedin

Si dice che sbagliando si impara ed è proprio per questo motivo che voglio rinfrescarvi la memoria e rivelarvi quella che secondo me è la Trump’s top 10 dei disastri della sua legislatura, iniziata a gennaio 2017.

I disastri dell'era Trump

La cosa tragica è che leggendo questo elenco a tutti noi verrà da sorridere, o addirittura da ridere, perché in effetti alcune delle sparate del Tycoon vanno al di là di qualsiasi logica. Quando, però, realizziamo che non si tratta di barzellette, bensì di cose dette e successe davvero, più che da ridere ci viene da piangere!

Permettetemi quindi di fare un po’ di amarcord, di riderci su un’ultima volta, nella speranza di non dover più assistere a certe bestialità.

I disastri dell'era Trump

10. Scetticismo climatico:

Ma certo: il surriscaldamento globale, lo scioglimento dei ghiacciai, la deforestazione, l’inquinamento sono tutte balle! Per questo motivo, dopo neanche 5 mesi di presidenza, Mr. Trump decise di abbandonare gli Accordi di Parigi sul clima, opponendosi così alla transizione ecologica. Secondo il Tycoon, infatti, era più sensato investire in esplorazioni petrolifere nell’Oceano Artico, rilanciare la costruzione di oleodotti e abolire il Clean Power Plan (piano sulla riduzioni delle emissioni di CO2 all’interno dell’Agenda 2030). Non a caso, per ben due volte, il Presidente ha messo a capo dell’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente dei sostenitori delle fonti fossili.

I disastri dell'era Trump

9. Good Sam

Il protezionismo di per sé non è sempre una cattiva idea, ma imporre una tassa del 30% sull’importazione dei pannelli solari provenienti dall’Asia mi sembra un po’ esagerato. Lo stesso vale per i dazi doganali imposti sull’importazione di acciaio e l’alluminio (materiali utilizzati nella produzione di armi), motivati da ragioni di “sicurezza nazionale”. Inoltre Trump sostiene che la decisione sia volta a proteggere i lavoratori americani, ma conoscendo il soggetto, questa giustificazione non convince fino in fondo.. Leggete qui.

8. La sanità non è un servizio per tutti

Il sistema sanitario, si sa, è sempre stato il tallone d’Achille degli Stati Uniti. La soluzione sembrava fosse vicina quando, nel 2010, Barack Obama emanò l’Affordable Care Act, meglio conosciuto come Obamacare, che garantiva la copertura sanitaria anche ai cittadini meno abbienti, incentivi fiscali a che acquistava un’assicurazione sanitaria e altri benefici. Ebbene, a partire dalla campagna elettorale del 2016, il Tycoon ha tentato più volte di smantellare questa legge di impronta democratica. Il motivo? Secondo Donald si tratta di una riforma anticostituzionale.

I disastri dell'era Trump

7. La libertà non è di casa – the Mexican Wall

La tragicomicità è il tratto distintivo di questo muro: la sua costruzione ebbe inizio nel 1990, durante la legislatura di George H.W. Bush, esattamente l’anno dopo l’abbattimento del muro di Berlino. Un segno di progresso, vero? Poi l’impresa naufragò, per fortuna: i lavori procedettero a più riprese, ma l’opera non venne mai completata. Così, uno dei punti fondanti del programma elettorale del candidato repubblicano, Trump appunto, fu proprio quello di portare a termine la costruzione di questa barriera al confine tra Stati Uniti e Messico. Una volta eletto, il Presidente ritenne che il muro dovesse avere la priorità e firmò subito l’ordine esecutivo. I deputati democratici, però, si opposero bloccando lo stanziamento dei fondi. Allora Donald rilanciò con uno “shutdown“, cioè un blocco parziale dell’amministrazione pubblica, in attesa dell’approvazione del bilancio. Morale della favola: a parte il naufragio di qualche miliardo di dollari, nulla di fatto.

I disastri dell'era Trump

6. La libertà non è di casa – immigrati? no grazie

Trump ha tentato in vari modi di dare una stretta all’immigrazione, a partire dal muro, passando per il Muslim Ban, fino al Migration Protection Protocol. Il M.B. nega l’ingresso negli USA a persone provenienti da 7 stati a maggioranza musulmana. Il M.P.P. prevede che chi tenta di entrare negli Stati Uniti clandestinamente dal Messico non possa fare richiesta d’asilo, o meglio debba aspettare la fine del processo fuori dal territorio statunitense. Un effetto collaterale gravissimo che ne deriva è la separazione dei bambini migranti dai propri genitori: al momento dell’arresto gli adulti vengono rispediti oltre il confine, mentre i piccoli rimangono in USA e il ricongiungimento è sempre molto complicato. Detto ciò, la domanda sorge spontanea: Donald se lo ricorda come sono nati gli Stati Uniti?

5. La libertà non è di casa – LGBT

Impresa memorabile anche quella della cancellazione dal sito della Casa Bianca della pagina riguardante i diritti della comunità LGBT: Trump ha infatti cancellato la norma contro la discriminazione delle persone transgender che era stata introdotta con l’Obamacare. Per Donald esiste solo il sistema binario: femmina o maschio.
Period people vs. Non-period people.

I disastri dell'era Trump

4. Una Corte imbrogliona

Come fare se la Corte Suprema ti mette i bastoni tra le ruote e ostacola le tue azioni di governo? Semplice: basta “aggiustare” un po’ gli equilibri introducendo qualche giudice conservatore in più. Voilà!

3. Black lives matter or maybe not

Il famoso caso George Floyd, un afroamericano morto asfissiato dopo che un poliziotto lo ha immobilizzato premendogli il ginocchio sul collo per 8 lunghi minuti, ha scatenato numerose proteste nelle maggiori città statunitensi. Le manifestazioni del movimento Black Lives Matter sono per lo più di natura pacifica e raramente (parliamo di un 7%) sono sfociate in episodi di violenza. Ciò che è palpabile è la sensazione di frustrazione e impotenza della comunità afroamericana, a fronte di atti ben più gravi e non così sporadici, perpetrati da coloro che dovrebbero occuparsi della sicurezza dei cittadini. Trump, da buon capo di stato, non si è smentito neanche in questo caso: non solo ha deciso di ignorare il malessere espresso da una bella fetta della sua popolazione, ma si è schierato dalla parte della polizia, invocando l’uso del pugno duro per gestire i manifestanti. Well done!

I disastri dell'era Trump

2. Non c’è coviddi

È vero che tutto il mondo è paese, ma quando certe idee vengono sostenute dal Presidente degli Stati Uniti, viene la pelle d’oca! Negazionista fino al midollo, perché “non bisogna indossare le mascherine, tanto il covid non esiste“, alla fine se l’è beccato e ha pure contagiato la sua dolce metà, Melania! Serve aggiungere altro? In effetti sì: voler abolire l’Obamacare durante una pandemia mondiale è un gesto davvero generoso. D’altronde il disinfettante da iniettarsi si trova anche al supermercato!

(qui l’esilarante video in cui Brad Pitt interpreta il virologo Anthony Fauci)

1. Impeachment

Concludo con l’assalto al Campidoglio dello scorso 6 gennaio. Il giorno in cui il Congresso doveva certificare la vittoria di Joe Biden in seguito alle elezioni del 3 novembre 2020, Trump chiede al suo vice-presidente Mike Pence di ignorare la volontà degli elettori attribuendogli la vittoria. Di fronte al rifiuto di Pence, i sostenitori più estremisti del Tycoon, incitati dallo stesso Presidente uscente, iniziano a marciare verso Capitol Hill per poi assaltare il simbolo della democrazia americana, decretando così il totale fallimento politico della legislatura che volge al termine. Il resto è già storia.

Ora il mio pensiero va al neo Presidente Joe Biden, che proprio oggi a mezzogiorno (East Standard Time) presterà giuramento: di certo gli basterà poco per fare meglio del suo predecessore, ma è anche vero che il suo insediamento cade in un periodo storico carico di aspettative. E’ quindi fondamentale ripartire dalle questioni che stanno alla base della democrazia, ovvero la sanità, il diritto al lavoro, la libertà personale e l’uguaglianza sociale e di genere.

I disastri dell'era Trump

Abbiamo tutti voglia di voltare pagina e di tornare a credere in qualcosa perciò…

Goodbye Mr. Trump. Best of luck President Biden.

Check this out!

Utilizziamo i cookie per migliorare la tua esperienza su questo sito. Continuando a utilizzare questo sito accetti l’utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni.